Esame di laurea

Prova finale

Ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo n. 502/1992 e successive modificazioni, e dell'art. 6 del Decreto Interministeriale 19 Febbraio 2009 (Determinazione delle classi delle lauree universitarie delle professioni sanitarie), la prova finale del Corso di Laurea ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio professionale. Essa consiste nella dissertazione di una tesi di laurea scritta, elaborata in forma originale dallo studente sotto la guida di un relatore, e nella dimostrazione del possesso di abilità pratiche ed è organizzata in due sessioni in periodi definiti a livello nazionale. Per la realizzazione della tesi può essere coinvolto un docente correlatore.  La preparazione della tesi può essere realizzata anche frequentando strutture universitarie cliniche o di base o strutture sanitarie, nel rispetto di un programma concordato con il relatore.  L'elaborato potrà essere redatto anche in lingua ingleseLe tesi devono essere assegnate tempestivamente agli studenti in seguito ad una loro richiesta, tenendo conto del loro piano di studi e delle loro aspirazioni; deve essere garantita la più ampia e aggiornata pubblicità sulle tesi in corso di svolgimento e reso noto il termine per la loro consegna.

Per poter accedere alla prova finale, lo studente deve aver acquisito tutti i crediti formativi previsti dal piano di studi, ad eccezione dei CFU destinati alla prova finale, che saranno ottenuti al momento dell’esame stesso.

La Commissione di laurea è composta da 7 membri. La composizione della Commissione non può variare nel corso dei lavori dei due momenti di valutazione (prova pratica e dissertazione tesi) a meno di modifiche del provvedimento di nomina. Nel computo dei componenti della Commissione devono essere previsti almeno 2 membri designati dall’Albo professionale. Per quanto concerne i Ministeri “vigilanti” ovvero il MIUR e il Ministero della Salute, gli stessi possono nominare propri rappresentanti a sovrintendere alla regolarità dei lavori delle prove d’esame. I rappresentanti ministeriali sono da computare in eccedenza al numero dei componenti di cui sopra e gli stessi devono firmare i verbali d’esame.

Le Commissioni sono nominate dal Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

La votazione della prova finale è espressa in cento decimi. La prova s’intende superata con una votazione minima di 66/110. La lode è assegnata con decisione a maggioranza di due terzi dei commissari. Il voto di Laurea è assegnato dalla commissione e tiene conto dell’intera carriera dello studente, dei tempi di acquisizione dei crediti formativi e della valutazione relativa alle due parti che costituiscono la prova finale. Esso in particolare deriva dalla somma dei seguenti parametri:

1) Media degli esami

2) Prova pratica e Tesi. La prova pratica è propedeutica alla dissertazione della tesi e deve essere strutturata in modo da permettere ai candidati di dimostrare di aver acquisito le conoscenze e le abilità pratiche e tecniche inserite nel contesto operativo previsto dal proprio profilo professionale, e l’elaborato di tesi deve essere incentrato sulle peculiarità della professione sanitaria per cui l’esame viene svolto. Le due diverse parti dell’unica prova finale devono essere valutate in maniera uguale concorrendo entrambe alla determinazione del voto finale. In caso di valutazione insufficiente della prova pratica (non superamento della prova pratica) l’esame si interrompe e si ritiene non superato pertanto va ripetuto interamente in una seduta successiva.

3) Durata degli studi

4) Lodi esami di profitto

5) Scambi internazionali

Il voto complessivo è arrotondato per eccesso.